Un
cuore di plastica
Cera una volta nel regno di un castello circondato da terre che si estendevano a perdita docchio.
In quel castello viveva Tirchiello, un re ricchissimo, ma avido ed avaro. Tirchiello passava tutto il
suo tempo ad escogitare il modo per arricchirsi sempre di più.
Il regno di Buttonia era pieno di recinzioni, di divieti,di segnali di pericolo.
Naturalmente i bambini non erano felici.
Non avevano luoghi per giocare, si sentivano in pericolo a causa del re che li scrutava
minacciosamente dal suo castello. Un giorno i bambini decisero di punire lavidità
del loro re. Cominciarono a raccogliere bottiglie e sacchetti di plastica, contenitori
vuoti , carta e cartone. In un bosco vicino al castello viveva il mago Primo Ecologino che decise di aiutare gli abitanti del regno.
Suonò il suo flauto e tutti gli abitanti di Buttonia si riunirono intorno a lui.
Con un colpo di bacchetta magica, il mago mise le ruote alle nuvole, le trasformò in
carri e le fece scendere a terra. Rese invisibili gli abitanti e disse loro di riempire le
nuvole con i materiali di scarto che erano stati raccolti dai bambini.
Questo materiale venne scaricato negli spazi recintati dove il re aveva fatto costruire
appositi magazzini per accumulare le sue tante ricchezze.
Quando il re vide quei rifiuti andò su tutte le furie, chiamò le guardie e ordinò di
bruciare i rifiuti e di punire i bambini.

Allora il mago suonò di nuovo il suo flauto: arrivò una squadra di Spazzabriga,
eccezionali amici ricicloni che trasportarono i carri nel regno di Riciclonia:
un regno molto colorato con strade pulite, parchi-gioco e bambini felici. I carri furono
furono scaricati dentro un edificio dove macchine buffe e chiassose trasformavano i
rifiuti in scivoli, altalene, cavalli a dondolo...
Le guardie di Tirchiello che avevano seguito di nascosto i carri restarono affascinate da quello
spettacolo e tornarono dal re per riferire tutto ciò che avevano visto.
Tirchiello volle andare di persona a Riciclonia e anche lui rimase affascinato da quel luogo. Fece portare nel suo regno
alcuni oggetti colorati di Riciclonia, ma sembrava quasi che non ci fossero: i bambini non ci giocavano. Tirchiello allora capì: fece costruire parchi con giochi colorati, fece sistemare per
la raccolta differenziata delle campane che quando si aprivano cantavano unallegra
canzoncina, piantò tantissimi alberi... il suo cuore si era trasformato: allegoismo
si era sostituito il rispetto per i bambini, per la gente e per la natura! Ora a Buttonia la gioia
regnava sovrana, si sentiva ovunque un suono piacevole di risa e di allegria.
Il re, insieme agli abitanti, decise di cambiare il nome al suo regno che fu chiamato
"Ecologionia" in onore del mago Primo
Ecologino.
Chiunque si trovi a percorrere le strade di quel regno potrà leggere un cartello
che reca questa scritta:

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