RACCONTI SULLE PIANTE ERBACEE
La ninfea e la primula
Un giorno una ninfea bianca, che viveva in uno stagno
tutta sola, decise di fare una passeggiata nel bosco alla ricerca di un amico.
All'improvviso la ninfea si scontrò con una primula.Nacque tra loro , così, una grande
amicizia : ogni giorno la primula andava presso lo stagno a chiamare la ninfea, giocavano,
ridevano, sui raccontavano storielle ed aneddoti sugli altri fiori, erano veramente felici
, ma soprattutto grandi amiche. Un giorno però, la primula si ammalò e diventò tutta
marrone; la ninfea si rivolse alla scarpetta della Madonna e le chiese di fare un miracolo
: guarire la sua amica primula. Il miracolo avvenne e la primula guarì, poterono così
tornare a giocare e divertirsi insieme. Purtroppo in un giorno sereno e felice, mentre le
due amiche erano intente a giocare, la primula fu calpestata e morì. Da quel giorno la
ninfea non volle più uscire dallo stagno, poiché non desiderava più nuove amicizie :
troppo doloroso era stato per lei perdere una vera amica.
Due amici inseparabili
In un bosco c'erano un fiordaliso ed un dente di
leone. Questi fiori erano amici inseparabili, non si lasciavano mai. Un giorno il
fiordaliso ed il dente di leone decisero di fare una passeggiata nel bosco, i due si
stavano divertendo molto quando all'improvviso vennero interrotti da un bambino che
vedendo il dente di leone lo raccolse, i petali del fiore si dispersero per tutto il cielo
e poi lo calpestò . Il fiordaliso cercò di difendere l'amico , ma il bambino calpestò
anche lui con tanta malvagità. Quel bambino aveva fatto morire in sieme ai fiori una
grande amicizia.
La viola, il ciclamino e gli asparagi
Vivevano in un bosco una viola ed un ciclamino.
Accanto a loro viveva una famiglia di asparagi che non parlavano mai con nessuno perché
si vergognavano del loro aspetto poco appariscente. Tutte le mattine la viola ed il
ciclamino passeggiavano davanti agli asparagi per mostrargli la loro bellezza ed il loro
profumo. Un pomeriggio la viola ed il ciclamino andarono a fare una lunga passeggiata nel
bosco.Durante la loro assenza passò di lì una bambina povera che non aveva nulla da
mangiare, vide quella fdamiglia di asparagi e felice li raccolse per cucinarli. Al ritorno
dalla loro passeggiata la viola ed il ciclamino videro che non c'era più òla famiglia di
asparagi e chiesero in giro dove fossero andati. Seppero così che li aveva colti una
bambina povera e capirono che gli asparagi, per quanto fossero poco belli e senza profumo,
erano più utili di loro o di qualsiasi altro fiore.
Il bucaneve e la margheritina
Un giorno un bucaneve disse ad una margheritina
:"Io sono più bello di te!". Rispose la margheritina: "Non è vero, alla
gente piaccio più io". Gli altri fiori si erano stancati di sentire sempre le loro
discussioni e decisero di chiamare il capo per trovare una soluzione al problema, ma
neanche lui ci riuscì: Allora il furbo ciclamino disse: "Fate una scommessa,
mettetevi sul bordo del sentiero del bosco, aspettate che una persona passi di lì, e chi
coglierà tra voi due sarà il più bello." Così fecero. Si misero sul bordo del
sentiero e aspettarono.Per loro fortuna una bambina stava facendo una passeggiata e quando
li vide li colse tutti e due. Allora il bucaneve disse: "Te lo avevo detto che ero il
più bello!". La margheritina rispose :"Ma cosa dici! Non ti sei accorto che ha
colto anche me?". A questo punto decisero di scommettere ancora: sarebbe stato il
più bello quel fiore curato con più amore dalla bambina. Quando la bambina tornò a casa
, li mise in un vasetto, malì si sentivano male , si scusarono tra di loro , capirono il
poco valore della loro scommessa.
La bambina , che amava molto i fiori, si accorse che nel vasetto stavano proprio male e
impoietosita li riportò dove li aveva presi. Il bucaneve disse alla margheritina:
"Scusami, forse hai ragione, tu sei la più bella!". La margheritina rispose:
" Siamo tutti belli, ma ciò non conta, l'importante è che siamo diventati più
buoni, ma soprattutto amici.
La genziana ed il narciso
Tanto tempo fa, più di duemila anni indietro,
pensate, in un deserto nacque, tra i cactus , uno splendido fiore bianco. I cactus
incuriositi cominciarono a chiedere chi fosse questa splendida creatura sconosciuta e
perché fosse nato proprio nel deserto, dove non c'era vita per nessuno. Poco dopo spuntò
un altri fiore altrettanto bello e di un colore giallo particolarmente appariscente. I
cactus chiesero alle due creature: "Chi siete ? Da dove venite? A che
appartenete?" I due fiori risposero perplessi :"Passando di qui , un uomo ha
fatto cadere il nostro seme che ha germogliato e , di conseguenza , siamo nati noi Io mi
chiamo Genziana" disse il fiore giallo."E tu?" si rivolsero all'altro
fiore. "Io mi chiamo Narciso. Siamo entrambi fiori molto pregiati e rari, ma non
possiamo vivere qui senza acqua, moriremo senz'altro". Allora i due fiori
intrapresero un lungo viaggio, abbandonarono il deserto e raggiunsero l'Europa. Qui si
riprodussero a milioni finchè un giorno l'uomo li raggiunse, li colse sterminandoli. La
genziana ed il narciso si salvarono e tornarono nel deserto e questa furono le loro ultime
parole: "L'uomo è la nostra rovina. Tutto appartiene a lui, ma è un essere sciocco
che sta rovinando se stesso. E' l'uomo in persona la fine del mondo!" Con queste
parole i due fiori si addormentarono in un sonno profondo ed infinito. |