GRAFICI ZOOTECNIA

(Fonte: Elaborazione IRRES)

 

Contributo la carico di fosforo e azoto per Kmq di SAU

(Superficie Agricola Utilizzata)

 

 

CARICO DI AZOTO E FOSFORO

 

Per valutare l’impatto degli allevamenti sul suolo e sull’ambiente idrico è stata effettuata una stima dell’inquinamento prodotto dagli allevamenti calcolando l’azoto e fosforo prodotti rispetto al numero dei capi di bestiame. Per far ciò si è fatto riferimento ai dati ISTAT del 1982 e del 1990 determinando sia il carico prodotto dagli allevamenti, sia il carico esportato .

 

In provincia di Perugia i suini contribuiscono maggiormente alla produzione di fosforo (63%), mentre i bovini a quello di azoto (49%). In provincia di Terni i bovini contribuiscono maggiormente alla produzione di fosforo (45%)e a quella di azoto (62%).

Dai dati relativi ai censimenti dell’agricoltura del 1820 e del 1992 emerge che le aree a maggior rischio d’inquinamento derivato dall’allevamento sono le zone circostanti il Lago Trasimeno e quelle al centro della regione: Bettona, Bastia Umbra, Deruta, Marsciano .

Per quanto riguarda l’area ternana i carichi si mantengono abbastanza contenuti ad eccezione dei comuni di Montecastrilli e Calvi dell’Umbria; questi ultimi due sono anche i comuni soggetti a maggior rischio di inquinamento organico.

Un’azienda sostenibile, che non degradi l’ambiente, deve fare affidamento sulle fonti rinnovabili disponibili all’interno dell’azienda stessa, come la concimazione attraverso l’utilizzo dei reflui (escrementi derivati dal bestiame). fateco.jpg (60502 byte)

 

 

IMPIANTO A BIOGAS

I rifiuti organici degli animali e gli sacarti dei prodotti agricoli, se sottoposti a fermentazione,producono BIOGAS. In questo processo, detto di  biogassificazione, i batteri anaerobici trasformano i liquami in gas; comeresiduo si ottengono degli ottimi fertilizzanti.

Il biogas è un composto gassoso formato al 60-70% da metano che essendo combustibile può essere usato per produrre energia.

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