IL PINO D'ALEPPO |
- E tu chi sei, o povero albero derubato delle tue belle
foglie? Cosa ti è successo? - Sono sempre il pino
dAleppo. Ora Fra poco le intemperie e i microrganismi mi attaccheranno e mi ridurranno in polvere, in terra fertile, alimento per nuove piante. Ah, scusate, dimenticavo di dirvi chi mi ha ridotto così. Se avete un computer a scuola potrete navigare su Internet nel sito www.IlMessaggero.it e cercare le informazioni che mi riguardano nei mesi di luglio e agosto 1998 Se, invece, non avete il computer a scuola, potrete scoprirlo da soli andando nel bosco dove vivevo, a cercare indizi come Sherlock Holmes. Ma vi voglio dire una parola, una sola terribile parola: FUOCO! Sono comunque felice di decompormi, perché il tramonto di un pino è lalba di un altro. -Ma quante albe e tramonti dovranno passare, perché un nuovo bosco torni a risplendere sulla montagna! |