ZOOTECNIA    

 

La zotecnia nelle fattorie moderne non presenta più pascoli ma allevamenti intensivi in stalle superattrezzate.Per rilevare il numero di capi di bestiame nella nostra regione, sono stati elaborati i dati messi a disposizione dall'Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione dell'Umbria che vanno dal 1980 al 1995. Dall'analisi di questi risulta che il numero di bovini è in progressiva diminuzione, mentre aumenta il numero degli ovini; per i suini c'è invece una diminuzione in provincia di Terni ed un aumento in provincia di Perugia, soprattutto nel 1995.

 

 

GLI ANIMALI GONFIABILI

Sempre più spesso troviamo nei grandi allevamenti zootecnici animali sottoposti a somministrazioni forzate di particolari sostanze per accelerarne la crescita . A questo punto noi ragazzi ci chiediamo se è ancora sicuro mangiare carne sana che troviamo nelle macellerie . Per poter essere sicuri che la carne che mangiamo non sia un pericolo per la nostra salute, è necessario informarsi adeguatamente prima di acquistarla e non farne un uso eccessivo. Come si può osservare nel disegno gli animali vengono " GONFIATI " con uso improprio di antibiotici ed estrogeni, questo comporta un vantaggio economico per la  ditta , ma è uno svantaggio per la nostra salute in quanto la carne che vediamo nelle macellerie ci appare grande ma quando viene cucinata si restringe.

Oggi gli animali vengono allevati in superfici troppo ristrette e ciò provoca una "PRESSIONE BIOLOGICA " troppo elevata sull’ambiente (si trovano stalle di allevamento di suini perfino con circa 10000 maiali per ettaro di terra ) con conseguente problema di smaltimento dei liquami e danni al suolo, alle falde acquifere e ai fiumi. Secondo noi l’allevamento dovrebbe prevedere spazi più ampi e sistemi efficienti di recupero smaltimento dei refluii.

 

 

I REFLUI

I reflui sono composti dalle deiezioni degli animali e dai liquami.

Le deiezioni sono formate dalle feci, dalle urine, dall’acqua e dalla lettiere. I liquami hanno contenuti di sostanza secca inferiori al 10%.

I reflui animali vengono caratterizzati secondo la composizione chimica e il volume prodotto.

Questo dipende dal tipo di allevamento, dalla crescita animale, dallo stadio fisiologico e dal regime alimentare.

Il volume prodotto è importante per un corretto per programmare un corretto  piano di concimazione e di stoccaggio.

Le informazioni raccolte attraverso l’esame delle richieste di autorizzazione allo spargimento e i relativi terreni irrigati  ci hanno consentito di individuare le zone maggiormente sottoposte a carico di deiezioni animali e quindi più inquinate. Risulta così evidente che c’è una maggiore concentrazione nelle aree collinari dove esiste un maggior numero di allevamento suino; i valori più elevati si riscontrano a Bastia, Bettona, Castiglione del Lago, Panicale e Montecastrilli.

L'Ufficio difesa del suolo della regione dell'Umbria ha fornito idati dei biodigestori di Bettona e Marsciano. L'impianto per il trattamento a digestione anaerobica ( in assenza di ossigeno) di Bettona tratta i liquami provenienti dagli allevamenti di 35 soci organizzati in cooperativa ( nel 1991 erano presenti circa 64.000 suini equivalenti a 57.000 q di peso). Vengono prodotti in media  ogni anno circa 500 mc/d di liquami con afflusso medio giornaliero all'impianto di 100-125q di sostanza organica.

 

A Marsciano 86 allevatori hanno aderito ad una cooperativa che conta 62.112 equivalenti suini. Con la denominazione "eqivalente suino" si intende rapportare a quello di un suino il carico il carico inquinante determinato dagli altri animali con la seguente proporzione:

! capo bovino = 3,3 equiv. suini

! capo avicolo = 0,103 equiv. suini

Il PianoTriennale di Tutela Ambientale prevede l'adeguamento e il potenziamento di questi due impianti.

 

In questa carta regionale sono indicate le aree a maggior rischio di inquinamento derivante dall'attività zootecnica

(carichi di fosforo e di azoto).

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