L’Umbria è caratterizzata da un territorio prevalentemente collinare e montuoso con limitate aree pianeggianti. La sua superficie è di 8.456 Km2 , di cui 5.980 collinari e 2.946 montani (ISTAT 1991).

Le massime quote, che solo localmente superano i 2000 m., si raggiungono nella catena del monti Sibillini, posta nel settore SE.

Spostandosi verso occidente si incontrano i massicci del monte Coscerno e del monte Aspro che, insieme ai monti di Spoleto e Foligno, costituiscono la Dorsale Appenninica che prosegue verso nord, comprendendo i monti Pennino, Maggio, Cucco e Catria.

Le principali dorsali montuose sono quella dei monti di Gubbio, dei monti Martani e i rilievi della dorsale Narnese-Amerina.

Singoli rilievi montani, quali i monti Subasio, Tezio e Acuto, si innalzano rapidamente dalle sottostanti aree pianeggianti e collinari.

Le aree pianeggianti presentano una generale forma allungata con direzione spesso parallela a quella delle dorsali montuose e collinari come diretta conseguenza dell’evoluzione tettonica.

Le principali pianure alluvionali intermontane sono la Val Tiberina, la Valle del Tevere, la Valle Umbra e le conche ternana ed eugubina, mentre le principali depressioni intramontane sono i Piani di Castelluccio e di Colfiorito.

In seguito a studi e rilevazione di carattere geomorfologico, in territorio regionale è stato suddiviso in cinque ambiti territoriali, ossia superfici geografiche che presentano al loro interno caratteristiche fisiche omogenee.

Gli ambiti, territoriali individuati sono i rilievi montuosi, i sistemi alto-collinari, le aree basso-collinari, le aree pianeggianti e le aree tabulari


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