Le isole del Trasimeno

Nelle acque del Trasimeno si specchiano tre belle isole: l’isola Polvese - la più estesa e conosciuta -, l’isola Maggiore - la più popolata -, l’isola Minore - la più piccola e non abitata -.

Geologicamente esse sono formate da terreni del periodo eocenico inferiore e, forse, sono sempre rimaste al di sopra del livello dell’acqua.

Morfologicamente sono diverse: l’isola Minore (284 metri s.l.m.) ha una estensione limitata e si presenta abbastanza scoscesa. L’isola Maggiore e l’isola Polvese presentano forme meno ripide, hanno varie zone pianeggianti e sono ricoperte da piante .

Isola Maggiore

è situata quasi di fronte a Tuoro sul Trasimeno, di cui fa parte, ed ha una forma quasi rettangolare.

Una strada permette di girare intorno al suo perimetro. Da essa partono poi piccole stradine che portano al punto più alto dell’isola (309 metri s.l.m.) dove sorge la chiesa di San Michele Arcangelo. La sua popolazione è passata da circa 200 famiglie nel 1300 ai 600 abitanti nel 1600 fino ai 70 abitanti dei giorni nostri.

Isola Minore

Ha una forma di lancia rivolta verso isola Maggiore, fa parte del territorio di Passignano sul Trasimeno, è disabitata ed ha attualmente importanza come zona di riserva naturalistica.

Si pensa che fino alla fine del 300 fosse abitata da circa 20 famiglie e, da notizie certe, si sa che vi erano due chiese: quella di S. Mustiola (restano i ruderi) e quella di S. Pietro (nessuna traccia).

Isola Polvese

Ha una superficie di 69,60 ha ed una altezza di 313,40 metri s.l.m. Ha la forma di un poligono trapezioidale irregolare con la parte nord-orientale lunga circa 1600 metri.

In direzione nord-ovest (Mugiarone) si ha la presenza di un promontorio. Il tratto di costa (circa 1320 metri) che va dal viale dei Pioppi alla spiaggia è alternato da coste alte e basse. L’aspetto morfologico più importante è la presenza delle scarpate che sono presenti nei 2/3 del suo perimetro.

Recentemente è stata dichiarata "Parco Scientifico Didattico" e nel 1995 è stata inserita nel Parco Naturale proprio per la sua vegetazione che occupa un’area di circa il 25% dell’intera superficie. Nella parte centrale il bosco è formato quasi esclusivamente da leccio, caratterizzando una delle poche leccete ad alto fusto presenti in Umbria. La vegetazione acquatica è formata da una fascia discontinua di canneto che rappresenta un ottimo rifugio per molte specie di uccelli, dove trovano nutrimento e un luogo ideale per nidificare.