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Il monte Subasio è un luogo privilegiato per la preghiera e la meditazione, perchè è l’abitat ideale per sentirci vicino a Dio.

San Francesco d’Assisi è stato uno dei primi a sce- gliere alcuni luoghi solitari per sentirsi più vicino al Signore.

Sempre alla ricerca del silenzio, Francesco utilizzò spesso un luogo nelle vicinanze di Assisi: l’Eremo delle Carceri.

E’ un luogo di rara bellezza, che sembra un nido d’aquila incastonato nel cuore della fitta selva di faggi e di lecci, che invita al silenzio e all’incontro con Dio.

In origine era un insieme di orridi tuguri, simili a carceri (da cui il nome di Carceri), dove un tempo gli eremiti conducevano una vita di segregazione dal mondo, di austerità e di preghiera.

All’Eremo delle Carceri Francesco predicò agli uccelli radunati sul famoso leccio ancora oggi visibile.

Dopo la morte del Santo l’eremo è stato scelto come luogo di meditazione da tutti i suoi seguaci.

Un di essi fu Andrea Caccioli.

Egli nacque a Spello il 30/11/1194 da una nobile famiglia.

In giovane età egli indossò gli abiti sacerdotali; per la sua bontà e disponibilità era molto amato dal popolo di Spello.

All’età di ventinove anni lasciò la sua città e la vita sacerdotale per seguire Francesco, suo coetaneo.

Andrea, come il poverello di Assisi, trascorreva molte ore al giorno meditando e pregando il Signore.

Egli vedeva riflessa la grandezza di Dio in tutti i doni del creato che lo circondavano e spesso si ritirava in solitudine all’Eremo delle Carceri.

A Spello cercò di aiutare i bisognosi sia mate- rialmente che con il suo grande calore umano.

Morì il O3 giugno 1254 all’età di sessanta anni.

Andrea viene ricordato dagli spellani il 30 novembre nella chiesa a lui dedicata.

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