Idrologia del lago di Piediluco


Il lago di Piediluco si trova nella parte meridionale dell’Umbria, al confine con la regione del Lazio. E’ il secondo lago umbro di origine naturale.
Il suo bacino di raccolta delle acque ha una superficie di km2 74 e sconfina nel Lazio. L’altezza media del bacino è di 765 m. sul livello del mare e varia da un’altezza massima, misurata sul monte Tilia di 1.775 m. mentre nei punti più bassi scende a circa 370 m. Le norme impongono di non superare il livello di altezza dell’acqua oltre i 369 m. sul livello del mare.
Ha una forma allungata da est verso ovest e presenta diverse ramificazioni. Nella sua parte centrale il lago ha una profondità di 10,22 m.
E’ alimentato dal fiume Velino che, poco più a valle del lago, si getta nel fiume Nera, dando origine alla Cascata delle Marmore.
Le acque del lago sono utilizzate per scopi idroelettrici e sono regolate artificialmente.
Attraverso il fiume Velino affluiscono alle centrali elettriche di Galletto e Monte Sant’Angelo.

Il flusso delle acque è controllato da una diga mobile costruita nel 1924 sulla sommità della Cascata delle Marmore. Il lago ha un immissario naturale: il Rio Fuscello che nasce sul monte Tilia ed immette sul lago circa 120 litri di acqua ogni secondo.
Con questo sistema di controllo il fiume Velino funziona da immissario del lago, per le esigenze idroelettriche delle centrali. Nel 1932 fu costruita una deviazione del fiume Nera, attraverso un canale lungo 42 km che, in località Triponzo, si immette nel lago.